Le Eclipse Stakes di Golden Horn sono state l’occasione per discutere all’interno del Clubino degli Eoippici sulla validità degli attuali pesi per età e per sesso nelle corse di gruppo. La corsa in discussione ha raccolto solamente cinque concorrenti, di cui tre non idonei, quindi si è trasformata in un match tra il giovane reduce dalla vittoria a Epsom e un anziano già vincitore di gruppo uno a tre anni.

Ci siamo chiesti se non sia eccessiva, quindi da rivedere, la differenza di 5 Kg (55,5 contro 60,5) tra il tre anni e l’anziano, specie su distanze inferiori al miglio e mezzo.

Innanzitutto i cavalli di oggi sono più precoci di prima. Poi va considerato un aspetto non secondario. Mentre il tre anni è sicuramente uno dei migliori se non addirittura la punta della sua leva, l’anziano quasi sempre non lo è stante la tendenza attuale di trasferire alla riproduzione i più quotati già al termine della annata classica. Chi rimane in allenamento a quattro anni appartiene dunque alle seconde linee. Le Eclipse 2015 ne sono state la riprova palese. Il vincitore di Epsom, la selezione classica dei tre anni attuali, è stato affrontato da The Grey Gatsby, valido sì ma non il migliore della sua generazione, al divario, oneroso per l’anziano, di 5 kg. Andamento e risultato scontati: pur costretto a farsi la corsa il giovane ha vinto agevolmente.

Lo stesso dicasi per i sessi. Quando le femmine sono fuori della norma (Zarkava, Treve) il discarico del sesso le avvantaggia.

Più difficile il discorso castroni, tuttavia non secondario come si è visto di recente con i casi di Cirrus des Aigles e di Solow.

Si impone una rivisitazione dei pesi?